L'isola

L’isola di Pantelleria si trova al centro del Canale di Sicilia ed è, con i suoi 83 km² la più grande della regione. Si trova a circa 110 km dalle coste siciliane e a 70 km da quelle della Tunisia; Capo Bon è visibile nelle giornate più limpide ad occhio nudo.

Il territorio di Pantelleria è di origine vulcanica ed è caratterizzato ancora od oggi da fenomeni di vulcanesimo secondario quali acque calde e fumi che fuoriescono in alcuni punti dell’isola.

Punto più alto è la Montagna grande che con i suoi 836 metri sul livello del mare svetta al centro dell’isola affiancato da uno dei coni vulcanici residui il Monte Gibele.

La collocazione geografica offre un clima caldo tipico di queste latitudini ma temperato dai quasi onnipresenti venti che si alternano tra maestrale (Nord-Ovest) e scirocco (Sud-Est) e da cui prende anche il nome: “Isola del vento” dall’arabo “Bent-el Rion ma per gli Arabi era “Qawsarah”da Cossyra per i romani.

Le coste dell’isola sono caratterizzate da scogli vulcanici con un profilo generale che rimane basso nella parte nord dell’isola con lenti declivi verso riva mentre si alza molto nella parte sud caratterizzato da costoni e falesie a picco sul mare.
 

L’accesso a mare è garantito da alcuni punti raggiungibili seguendo la strada perimetrale che, come dice il nome stesso, percorre tutto il perimetro dell’isola. Alcuni sono decisamente più facili sia per la raggiungibilità (possibilità di parcheggio nelle vicinanze e sentieri facili per arrivare a mare) sia per la conformazione degli scogli (lisci e con ingressi in acqua semplici) mentre altri presentano maggiori complessità che solo chi vuole esplorare l’isola fino in fondo andrà a scoprire.
 
Il mare in tutte le zone tende a scendere rapidamente e, grazie anche alla limpidezza che ne contraddistingue le acque, si presta facilmente ad esplorazioni in apnea da riva.

Il paesaggio dell’isola è caratterizzato dalla perfetta integrazione tra il paesaggio naturale e gli elementi artificiali creati nel corso dei secoli dall’uomo per renderla vivibile.

La pietra lavica è l’elemento caratteristico che unisce i principali elementi distintivi dell’isola:

  • Il dammuso: l’elemento abitativo caratteristico dell’isola con i suoi tetti bianchi a cupola e i muri a secco che ne rivestono le pareti esterne
  • Le margette e i muri a secco: i tipici terrazzamenti che hanno reso coltivabile anche le pareti più scoscese sorretti e delimitati dai muri di pietra lavica.
  • I giardini panteschi: tipici giardini chiusi in muratura di pietra lavica destinati a proteggere dal vento e dalla salsedine gli agrumi.

La vegetazione è caratterizzata da macchia mediterranea che ricopre le zone non coltivate dove prevalgono il cappero tipico dell’isola (riconosciuto IGP dal 1996) e la vite zibibbo coltivata ad alberello a terra (dal 26 novembre 2014 patrimonio Unesco).

Il mare è ovviamente il protagonista della vita di Pantelleria. Snorkeling, immersioni e pesca sono tra le principali attività che si possono svolgere tranquillamente sull’isola. Da riva o dalla barca è possibile trovare le calette e i fondali migliori.

Anche la montagna e i sentieri tracciati lungo tutto l’isola – di lunghezza e difficoltà per tutti i gusti – offrono una valida alternativa per chi vuole esplorare l’interno o semplicemente passeggiare nella macchina mediterranea.

La terra è anche la chiave della cucina pantesca, legata alla tradizione contadina, i cui piatti tipici sono i ravioli amari (ripiendi di tumma e foglie di menta), la çiakiçiuka (caponata calda di verdure), la Tumma, (formaggio fresco locale) e il pesto pantesco (Ammògghiu) il tutto accompagnato da un buon vino ricavato dalle uve zibibbo dell’isola.